La prima notizia sull'oratorio di San Martino in Greppo risale all'anno 979, mentre al 1205 è documentata per la prima volta la presenza di un “Hospitale” posto nelle vicinanze della piccola chiesa e destinato ai viandanti che percorrevano la valle del Serchio. Nonostante oggi siano quasi completamente scomparse le tracce di quello che un tempo era il complesso, l’oratorio ne testimonia ancora la notevole qualità sia nei materiali che nella tecnica costruttiva. Questo si nota in particolare nell’abside dove i grandi blocchi in calcare bianco, montati “a filaretto”, sono regolari e messi in opera da maestranze molto qualificate. La pianta, ad aula unica rettangolare e abside semicircolare, è orientata secondo l'asse est-ovest. La facciata rivolta verso il colle è seminascosta dai ruderi dell'antica struttura e ha subito vari rimaneggiamenti. L'arco absidale è caratterizzato dall'alternanza di conci in pietra bianchi e neri. Il soffitto dell'aula è ordito con capriate lignee, travi e travicelli.