E’ la casa dove dimorò il poeta dal 1895 al 1912, anno della sua morte. La visita consente di cogliere appieno il sentire del poeta che qui produsse alcune delle opere più famose tra cui i Canti di Castelvecchio, ispirati proprio a quel luogo. La casa, sviluppata su tre piani, grazie all’impegno della sorella Maria, ha mantenuto l’aspetto del tempo in cui vi soggiornò Pascoli. Dopo la scomparsa del fratello, Maria continuò ad abitarvi in solitudine fino alla morte avvenuta nel 1953 e si rifiutò di installarvi luce elettrica e acqua corrente allo scopo di mantenerne l’integrità. Il centro focale della casa è dato dalla stanza, al secondo piano, con le tre scrivanie suddivise in base alla materia di scrittura: poesia latina, poesia italiana, scritti danteschi. Dall’altana si gode di un’ampio panorama su Barga. Nella cappella, attigua alla casa, sono sepolti il poeta e la sorella Maria in un’arca di marmo, opera di Leonardo Bistolfi.